Nel XVI secolo gli europei, dopo averle scoperte, si riversano sulle Americhe. Il primo grande regnante precolombiano, Montezuma, accoglie Hernàn Cortes e i conquistadores pensando che siano degli Dei e riempendoli di doni e accogliendoli, continuando anche dopo che si palesano come conquistatori, sperando di ammansirli. 15 anni dopo Francisco Pizarro segue le orme del precedente condottiero e il regnante Ataualpa, per liberarsi dalla prigionia dopo una sconfitta, gli promette una stanza piena di oro e argento. Anche Ataualpa non fa che rendere più avidi e violenti conquistatori, rinforzandoli in un loro atteggiamento predatorio. La Storia non chiuderà un occhio per questi errori.
Questo è un errore comune che fanno genitori, educatori e insegnanti incapaci: rinforzare un comportamento disfunzionale. Il pensiero fallimentare alla base è che, per bloccare un comportamento aggressivo basti fare doni. Errore. Come questi due regnanti di cui sopra che regalano oggetti pregiati a un gruppo di soldati composto da avidi, violenti, stupratori, sadici, criminali assortito e soggetti arrabbiati con Dio. Questo non scoraggia l’altro a fare ancora più richieste e a usare la violenza, possiamo fare questo discorso con militari violenti, adulti viziati, adulti con disturbo personale antisociale di personalità e bambini con disturbo oppositivo-provocatorio.
Chiaramente con i bambini non si usa la punizione e la violenza al giorno d’oggi e in questa parte del Mondo. Basta saper maneggiare sapientemente il rinforzo, aspettare che l’altro arrivi a emettere un comportamento funzionale e accettabile per poterlo rinforzare. Non arriva il comportamento funzionale? Si evita di rinforzare questa modalità scorretta ignorando la persona problematica quando possibile. E aspettare che arrivi un cambiamento se la persona ha buone risorse intere. Ci vuole pazienza, dove la fretta e incapacità di gestione portano chi non sa aspettare a rinforzare capricci e negligenza, sperando in un cambiamento che probabilmente non arriverà mai.