In questo film un fumettista viene aggredito da dei balordi in un bar e massacrato di botte. Questo pestaggio è talmente potente da causargli una pesante amnesia, perdere gran parte delle funzioni prassiche che gli permettevano di disegnare e potenti conseguenze a livello sociale e familiare. Si reinventa artisticamente, continuando a rappresentare il tema che ancora ricorda, quello della Seconda Guerra Mondiale, ma non con il disegno libero, bensì con piccole installazioni che fotografa lui stesso. Non è solo un ripiego professionale, attraverso questa attività si rifugia anche mentalmente, rivive le avventure del suo alter ego che rappresenta. Il protagonista è inquadrabile fondamentalmente in un Disturbo Post Traumatico da Stress, essendosi trovato in serio pericolo di vita. Ha infanti importanti problemi nel sonno, una forte amnesia rispetto ad alcuni eventi, isolamento, attacchi di panico e, coerentemente alla gravità del trauma subito, occasionali allucinazioni dove rivive la vita del suo alter ego, un pilota della seconda guerra mondiale che combatte i nazisti. Si è creato anche un demone interno, una strega possessiva e vendicativa che lo maltratta e manipola. Non ci è dato sapere se questa persona fosse un soggetto disturbato anche da prima, lo vediamo nel film dove appare bizzarro e alcune lacune sociali sparse. Forse era un soggetto impacciato e socialmente goffo anche da prima, il prototipico nerd, del resto è comune che in seguito a traumi ci rifugiamo nel nostro mondo e c’è chi si rifugia nel modellismo, ma anche nella religione, nella vanità di noi stessi, nella fede politica o sportiva e in tante altre aree che possono giungere a livelli di convinzioni francamente psicotiche!
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