La Pandemia torna ad avere di nuovo un aumento di casi. Perché, limitandoci almeno ad Italia, da più di un paio di mesi si parla di Pandemia usando la forma al passato, negando una realtà più che esistente. Certo, è grave quanto un’influenza stagionale dicono. Ma anche quella uccide pazienti e soggetti fragili e sugli infetti lavoratori provoca comunque disagio, giorni di malattia, una larvata discriminazione e milioni di danni in termine di posti di lavoro vacanti. Ciò che è stato piuttosto deludente è che il Mondo non ha imparato la lezione collegata a tanta sofferenza: le Epidemie e quindi anche le Pandemie sono per definizione dei fatti anche sociali, interpersonali, come è interpersonale la loro causa e le loro conseguenze. E invece riduciamo tutto a un fattore prettamente biologico, al massimo in termini di calo di guadagni ed efficienza. Dimenticando l’aspetto umano e interpersonale. E facendoci diventare per un periodo speriamo limitato più egoisti, meschini e ipocriti.
