Di questi tempi di pandemia in corso girano alcune credenze altamente irrealistiche che peggiorano l’attuale situazione.
Il mondo non ha mai vissuto una situazione simile. Falso. Questa non è la prima pandemia della storia, a seconda di cosa vogliamo definire come pandemia. Possiamo ad esempio citare l’influenza spagnola, che ha colpito il mondo proprio un secolo fa. Le epidemie hanno la spiacevole caratteristica di portare una malattia a essere trasmessa a un altro soggetto con un rischio più o meno elevato. Da quando i paesi sono ben collegati siamo passati dal rischio di sola epidemia a quello aggiuntivo di pandemia.
Un aspetto tutt’ora messo in secondo piano è la potenza distruttiva di tale pandemia a livello sociale e di danno nei confronti dei sistemi sanitari
Qualcuno dice che la Sanità dei paesi del Mondo non hanno mai affrontato crisi simili. Falso. Fermo restando che alcuni paesi nel mondo hanno sistemi sanitari assenti o praticamente inutili da prima del COVID-19, non è la prima volta che il mondo si trova di fronte a una malattia simile. Ogni hanno vi sono nuovi quadri clinici a cui i protocolli non trovano immediata soluzione, ma anche se scartassimo patologie meno distruttive ne troveremo di alcune che non vengono risolte e gettano nel panico intere generazioni. Pensate all’HIV. Colpisce il mondo nella metà degli anni’80 e, prima della nascita delle terapie antiretrovirali i malati sieropositivi erano trattati da appestati e malati terminali. Stiamo parlando di almeno un paio d’anni nei paesi più avanzati!
Perché bisogna ricordare queste cose, oltreché per amore di conoscenza?
Perché questi sono grandi traumi collettivi e i drammi della vita servono per apprendere dall’esperienza, non per rimuovere il ricordo.
Ricordiamo che tutt’oggi gran parte delle persone usano in maniera intercambiabile termini AIDS/HIV, credono che questa malattia sia incurabile e destinata solo a una nicchia di persone ad alto rischio e considerabili degne di morte (omosessuali, transessuali, tossici e prostitute), continuano a cadere dalle nuvole quando gli si para di rapporti protetti. Queste persone, la cui percentuale temo che non sia inferiore al 10%, dimostrano di non aver appreso dall’esperienza.