Il pensiero magico è una forma di pensiero distorto e parapsicotico con il quale la persona si illude che una cosa negativa o positiva si verifichi se la pensa intensamente, essendo convinto che il suo pensiero in grado di influenzare il mondo. Tale pensiero è fisiologico e inevitabile nella mente dei bambini, addirittura augurabile e preoccupante se assente durante la prima fanciullezza, ma superata una certa età diventa fuori luogo secondo canoni di persone adulte, istruite e civilizzate. Il pensiero magico è una caratteristica di pazienti psicotici, ma anche di persone con un disturbo ossessivo, ad esempio presi da rituali mentali e/o comportamentali. Particolarmente diffuso anche al di fuori della clinica, come fra persone superstiziose, provenienti da ambiti religiosi e/o culturali radicati a pratiche arretrate e con bassa scolarizzazione, anche se purtroppo lo vediamo anche fra professionisti avviati e persone abbienti. Spesso un lavoro terapeutico è ristrutturare queste credenze quando possibile, indebolendo una modalità di pensiero che porta a sofferenza e comportamenti disfunzionali, come una persona che rifiuta di pensare a una prova importante che affronterà a breve o chi nasconde informazioni per scaramanzia. Ovviamente sarebbe bene che il terapeuta stesso evitasse di avere idee simili, cosa putroppo diffusa fra orientamenti psicoterapeutici e retroterra culturali opinabili!